mercoledì 12 dicembre 2012

Photographic Inspiration: Mario Giacomelli

Ebbene sì, è già dicembre. Sembra ieri quando ho iniziato con il progetto Photographic Inspiration e sinceramente, non pensavo che sarebbe andato così bene.
E' stato un anno ricco di soddisfazioni: condividere con voi le mie foto, vedere i vostri scatti sempre più numerosi mese dopo mese, conoscere nuovi fotografi e immergersi completamente nel loro lavoro.
E' stato incredibile e vi ringrazio per avermi seguito e spronato a fare sempre meglio . ♥
Il 2012 si chiude con un fotografo che mi sta molto a cuore, uno dei più grandi nomi della fotografia italiana, il mio conterraneo Mario Giacomelli.
Mario Giacomelli nasce il 1 agosto 1925 a Senigallia. Giovanissimo nel '38 inizia a lavorare nella "Tipografia Marchigiana" come garzone dove comincia ad interessarsi all'arte e alla poesia.

















Tra il 1945 e il 1946 diventa comproprietario della Tipografia Marchigiana che ricostruisce dopo la guerra.
E' in questo periodo che inizia a fotografare con una Bencini Comet completamente da autodidatta.
Il 4 dicembre del '54 nasce il gruppo fotografico Misa, dal nome del fiume che attraversa Senigallia, composto tra gli altri da Giuseppe Cavalli e Ferruccio Ferroni.

















Nel 1956 aderisce all'associazione fotografica "La Bussola" con cui espone a Roma. Intanto continua a partecipare con le sue opere a concorsi ed esposizioni in tutta Italia, dove spesso vince il primo premio.
A metà degli anni 50 inizia a lavorare alla raccolta Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, un viaggio negli ospizi di Senigallia che durerà fino al 1968. La serie provoca forti reazioni nel panorama artistico italiano per le sue immagini forti e crude.
















Il 1959 è l'anno della serie Scanno: Giacomelli ritrae un piccolo borgo sui monti dell'Abruzzo, tra figure nere e stradine bianche.
John Szarkowski direttore del dipartimento di fotografia del MOMA di New York presenta la serie al prestigioso museo americano, che acquista anche alcune opere come Il bambino di Scanno.
Sono gli anni della consacrazione di Giacomelli come grande Maestro della fotografia, in Italia e all'estero.


















Giacomelli continua ad essere un uomo umile, un fotoamatore prima di tutto: manda i suoi scatti ai concorsi in tutta Italia (vincendoli quasi sempre) e si iscrive a circoli fotografici.
I suoi bianchi e neri sono carichi e potenti, cura la stampa personalmente fino a far emergere quel contrasto che definisce la figura nera sullo sfondo bianco.
E' il caso della serie dei primi anni '60 Io non ho mani che mi accarezzino il volto, i famosi Pretini che danzano sulla neve.






















Dal 1971 al 1973 si ispira alla poetica di Edgar Lee Master per la serie Omaggio a Spoon River.
















Il paesaggio marchigiano con le sue colline geometriche (Giacomelli stesso chiedeva ai contadini di arare i campi in un certo modo) è uno dei suoi soggetti principali: nel '77 nasce la serie Presa di coscienza sulla natura.
















Fino al giorno della sua morte, avvenuta a Senigallia tra i familiari il 25 novembre 2000, Giacomelli continua ad esporre in Italia e all'estero ricevendo premi e consensi. 
















Ancora oggi Mario Giacomelli è uno dei Maestri della fotografia italiani più apprezzati e conosciuti nel mondo.

"Il flusso traumatico del tempo e l'esistenza appiattita del quotidiano mi portano a fotografare e a sognare di poter uscire da ciò che è già stabilito e volare nel territorio luminoso dell'immaginario. Lo scavalcamento della realtà mi fa sentire il pulsare di una diversa vitalità e mi aiuta ad aggiungere realtà a realtà, cambiata nel segno e nella forma per produrre nuove domande, in libertà creativa che è per me linguaggio e rappresentazione dell'anima, l'intrigo con le cose grandi della vita, perché esse si donino con un nuovo significato. Non fotografo ciò che vede il mio occhio, ma la mia anima, le foto chiedono non tanto di essere capite, ma interpretate, sono documenti del mio pensiero, sono percezioni e sensazioni."
Dopo la fotografa ritrattista americana Annie Leibovitz, il Photographic Inspiration di dicembre ci porta a conoscere il Maestro italiano Mario Giacomelli.
L'obiettivo del progetto è creare uno scatto ispirato allo stile fotografico dell'artista.
Potete scattare con qualsiasi apparecchio fotografico, reflex analogica o digitale, compatta o cellulare. Avete tempo fino al 17 GENNAIO (prolunghiamo causa vacanze di Natale :P).
L'11 gennaio pubblicherò tutte le foto che partecipano al progetto in un'apposita galleria sulla PAGINA FAN DEL BLOG in cui potranno essere votate con i "mi piace" e i commenti dagli utenti di Facebook.
Una volta chiusa la votazione, gli scatti che avranno ottenuto un maggior numero di consensi e commenti saranno pubblicati sul Blog con nome e link dell'autore.
P.S: Se volete partecipare al progetto, potete pubblicare il vostro scatto con il vostro nome, cognome e link direttamente sulla pagina fan del blog oppure potete inviarla come messaggio privato sempre sulla pagina fan.
Lasciatevi ispirare dallo stile di Mario Giacomelli!!

Nessun commento:

Posta un commento